jueves, 25 de septiembre de 2008

Come sarebbe a dire?

Sembrava che tu non volessi sapere di me. Lo so che non te ne vai ma ti sei allontanata sotto scusa che non devi rimanere tanto con lo stesso gruppo.
Non te ne sei accorto? Me ne sono accorto,come no. Me ne rendo conto di quasi tutto, ancora il mio cervello funziona bene. Una mano che trema mentre una bocca collegata a quella ti dice:"Glielo dai, per favore? (il foglio al compagno che si siede al fondo).
Anch' io mi sono allontanato. Sono condannato a sparire. Certe volte non ti capisco. Due mani che fanno paraurti tra di noi, come se fossi a mangiarti invece salutarti (ricordo lo stesso quando ero andato a ballare da giovane).
Dimmi pure cosa ti disgusta e ti dirò chi sei. Solo le nostre repulsioni ci dicono chi siamo veramente.
Da un altro punto di vista, non capire è un fermento eccezionale per la scrittura, questo l´ho imparato poco tempo fa.
Siccome in principio era il nulla non vedo dove sia il problema.
C´è in tutto questo una logica che mi sbalordisce e anche so che ti farò pensare.
In fondo per me è lo stesso che mi si creda o no.
Avrei continuato a inventare per mio piacere personale.
Al meno io credo in quello che mi dico.
Spesso sono come un bambino e gioco a mentire. Sono un bugiardo ed è per questo che la mia fiaba preferita è stata da sempre: "Pinocchio"
Insomma,ho pensato di smettere da scrivere nel mio blog, ma Tornatore, il noto regista italiano,
mi ha scritto: "Caro Giulio, non si arrenda, continui con il suo blog, non interrompa il suo progetto. Vedrà che la gente le restituirà l´impegno e il sacrificio sotto forma di interesse e curiosità. Su forza! Suo Tornatore.
È così che ho incominciato di nuovo a scrivere.
Ciao a tutti!