lunes, 28 de julio de 2008

domingo 29 de junio de 2008

I libri che mi piacerebbe leggere

Di tutti i libri che abbiamo parlato a lezione mi intereserebbe leggere "Non ti muovere", di Margaret Mazzantini perché vorrei sapere se una donna -l' autrice- riesce a raccontare quello che può raggiungere a pensare un uomo, il protagonista della storia, il padre della giovane scivolata col suo motorino.
Anche mi intereserebbe leggere il libro intitolato "Ti prendo e ti porto via" di Niccolò Ammaniti, giacché mi piacciono di più i libri che trattano sull´amore, dato che da sempre è stato per me il più elevato sentimento umano.
Poi vorrei leggere il libro intitolato "Almost blue", di Carlo Lucarelli, perché mi piacciono da morire i gialli, perché in molti di essi si basano tanti film tipi triller, come quello interpretato da mia moglie, l´attrice nota Sharon Stone e intitolato "Istinto basico", nel quale come sapete tutti i miei colleghi maschi di lezione d' italiano, in una scena conosciuta dappertutti, apparevano le sue gambe lunghissime e depilati in modo tale che sembravano essere fatte di seta naturale e che all´improvvisso facevano un incrocio mondialmente noto nella storia tutta del cinema, giacché, come di solito, lei non portava le sue mutandine, però siccome l´occhio non è tanto veloce quanto la tecnica cinematografica del flash visuale usata in quella scena è sucesso che al massimo tutti abbiamo visto i baffi di Domenico Modugno o qualcosa del genero. Miracoli del cinema? Può essere, ma non ci credo, anziché la penso come lei, nel senso che gli occhi maschili sono più sognatori che veloci e di questo si segue che gli innamorati, i veri innamorati, invantano con gli occhi la loro verità! ( a seconda di come ha detto il mio amico Stefano Benni nella sua opera d´arte "Il bar sotto il mare")
Insomma, leggerei tutti e tre libri perche mi piace molto leggere e non voglio dimenticarlo, mi riferisco al fatto stesso de leggere.
Per quanto riguarda la domanda fatta da me stesso: "Quale libro compreresti per fare un regalo?", risponderei che dipende del gustaio della persona a chi si rivolge il regalo. Ad esempio, se si tratta di una carina professoressa sono sicuro che la regalerò uno verso il fonzionamento dalla tv collegata al dvd, e così diventerà brava anche in questa materia, perché, a volte, la poverina sembra un po´imbranata e deve essere il re della classe, cioè il mio compagno Carolo I chi la da una mano e questo mi arrabbia veramente poiché lui è diventato esperto in questa materia in base a che se la spassa tutto il giorno giocando col computer e col telefonino e per chesto se vai a fare un transfert nella sua banca e lui deve farlo è chiaro che lo finirà al anno morte del Papa!

La Pasqua

Ricordo da piccolo, quando la mia mamma mi portava, insieme a mio fratello Pietro, per vedere le processione della Settimana Santa a Valladolid.
Mi viene in mente soprattutto quella di Venerdì Santo, nella quale c´erano ventisette bellissimi quadri e altre tante confraternitè con i loro abiti a colori, diversi tra di loro, il suono dei tambori e delle cornette, che si te metteva nell' anima infantile.
Avevo sette anni ed ancora ero rimasto innocenti.
Ricordo ancora il silenzio e anche il raccoglimento di tutti quelli che frecuentavano la processione e non solo dei confratelli che partecipavano.
Ricordo i piedi nudi di alcuni di loro, che in poi portavano una grossa croce di legno in modo di penitenza, magari per compiere una promessa fatta Dio, Cristo oppure la Vergine Maria-
Mi fu tanto colpito che oggi ricordo, dopo aver perso quella infantile innocenza, di essermi stato molti pomeriggi di domenica nel cortile, sfilando, marchiando il passo e suonando un giornale arrotolato in modo di cornetta, tentando di imitare quelli suoni che mi avevano colpito. Veramente quello mi faceva sentire un vero confratello.
A giorni d' oggi è questa la festa che mi piace di più, ricordo della mia tenera infanzia, tradizione culturale della mia terra.
Certo. Adesso capisco le risate de i miei condomini guardandomi dalle finestre. Si ridevano non tanto da me, ma de i miei poveri genitori che di solito non potevano portarmi in vacanze.
Adesso ho perduto la innocenza, però non me ne fregano niente.
Solo ricordo la tenerezza dei miei, quanto mi volevano e questo ricordo non lascia di essere un piccolo omaggio per loro.
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